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Wotan il guardiano di Wahnfried



Il 28 aprile 1874 la famiglia Wagner fa il suo ingresso negli ambienti della nuova dimora di Bayreuth. La grande villa, progettata a partire dalle idee di Wilhelm Neumann e proseguita sotto l’occhio vigile del capomastro Carl Wölfel, che seguì le precise indicazioni di Wagner, presentava però una facciata nuda, troppo spoglia per Cosima.

Wagner pensò quindi di riempire lo spazio con un fregio che fu commissionato a Isidor Robert Krausse (Weimar 1834 – Dresda 1903).


Johann Christoph Tischbein, Schiller

Nel 1869 Wagner aveva già commissionato al pittore due ritratti di Schiller e Beethoven: il primo copia del famoso dipinto di Friedrich August Tischbein e il secondo replica del lavoro di Ferdinand Georg Waldmüller.


 Krausse creò una grande decorazione con la tecnica dello sgraffito che prevedeva l’applicazione di diversi strati di intonaco di colori contrastanti che poi venivano graffiati per disegnare i contorni del disegno desiderato.



Ferdinand Georg Waldmüller, Beethoven

La grande opera del pittore tedesco rappresenta così Wotan al centro attorno alla cui testa volano i suoi corvi Hugin e Munin. Accanto al dio nordico il piccolo Siegfried con in spalla la spada Notung. Ai lati le due muse del teatro e della musica, Melpomene ed Euterpe, osservano con reverenza il dio che, appoggiato alla sua lancia, invoca la benedizione alla casa del Meister. Due grifoni in alto, uno per lato, e una cornice di foglie di quercia contornano la aulica raffigurazione.

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Associazione La Voce Wagneriana

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